Cura dell'incontinenza fecale

Per incontinenza fecale si intende la difficoltà a controllare la fuoriuscita di feci ma anche di gas intestinali. Il disturbo ha vari livelli di gravità: dalla difficoltà nel controllo dei gas intestinali fino alla perdita completa nel controllo della fuoriuscita delle feci. L'incontinenza fecale, così come l'incontinenza urinaria, rappresenta un problema che tende ad intensificarsi con l'avanzare dell'età.

I principali sintomi di incontinenza fecale sono:
flatulenza involontaria, ovvero la perdita del controllo di gas, che vengono emessi involontariamente
incontinenza anale e rettale, ovvero l'incapacità di controllare i muscoli sfinterici anali e il canale ano-rettale. Le terminazioni nervose posizionate in queste zone aiutano il cervello a controllare l'espulsione delle feci e del gas. Se i nervi o i muscoli di queste aree sono danneggiati, possono verificarsi dei problemi di incontinenza fecale.
incontinenza passiva, ovvero l'assenza dello stimolo ad evacuare che fa sì che il soggetto che ne è affetto non si renda conto che il retto è pieno. A causa di questa ridotta sensibilità, le feci vengono espulse inconsapevolmente.
incontinenza da rigurgito dovuta ad un'ostruzione del colon. Questa ostruzione è causata da feci bloccate che ostacolano a loro volta il passaggio di altre feci. In questo caso le feci possono essere espulse solo in forma liquida e questo può provocare delle perdite difficilmente controllabili.

Trattamenti parachirurgici

Le forme più lievi possono essere trattate con semplici cambiamenti nella dieta, con farmaci costipanti e con l'ausilio di esercizi per rinforzare i muscoli anali:
alimentazione ricca di fibre (frutta, verdura, crusca) che aiutano a tenere le feci molli rendendole facili da evacuare.
limitare alimenti che possono provocare stipsi, diarrea o gas quali ad esempio i cibi piccanti, le bevande gassate o contenenti caffeina, gli alcolici, i formaggi e il caffè.
indossare indumenti non troppo stretti.
fare attività fisica.

Trattamenti chirurgici tradizionali

Le forme più serie possono essere trattate con intervento chirurgico.
• Riparazione delle lacerazioni muscolari.
La sfinteroplastica è un intervento chirurgico di ricostruzione dei muscoli dello sfintere anale dopo un trauma o dopo lesioni che possono verificarsi, ad esempio, durante il parto.
• Riparazioni muscolari non dovute a lacerazioni
La riparazione post-anale non è molto comune. Talvolta vi si ricorre per correggere problemi allo sfintere non legati a lacerazioni ma in cui il pavimento pelvico è debole. La levatorplastica anteriore con riparazione post-anale viene definita "riparazione del pavimento pelvico totale". Questo intervento consente di correggere la debolezza e l'abbassamento della muscolatura del pavimento pelvico oltre alla debolezza dello sfintere anale.
• Riparazione di un prolasso
Per correggere i prolassi come l'intussuscezione (quando il retto scivola su se stesso) o il rettocele (quando il retto protrude nella vagina), si ricorre ad un intervento chirurgico. Nei casi di ostruita defecazione, può essere eseguita la procedura chirurgica di resezione rettale transanale con stapler (STARR), durante la quale la parte eccedente della mucosa viene rimossa e le parti rimanenti cucite insieme.
• Colostomia
Si parla di colostomia quando parte del colon viene portata in superficie sull'addome e viene collegata ad un sacca. La colostomia può essere o temporanea o permanente. È necessaria una corretta cura della pelle per evitare infezioni cutanee intorno al sito in cui si trova il punto di uscita (denominato "stoma").
• Utilizzo di clisteri
Il clisma anterogrado per la continenza (o ACE) viene utilizzato per svuotare il colon. Richiede il collegamento del colon con la parete addominale attraverso un'appendice tramite la quale è possibile effettuare il clisma o il lavaggio.
• Altri interventi chirurgici
La radiofrequenza transanale consiste nell'utilizzo della radiofrequenza per creare lesioni termiche nel muscolo. Cicatrizzandosi, queste lesioni danno luogo alla formazione di tessuto cicatriziale che determina la contrazione del muscolo.
Lo sfintere artificiale è un dispositivo medico impiantato. Consiste in una specie di cuffia intorno all'ano che viene riempita di liquido. Tramite un piccolo sistema di pompaggio, il soggetto interessato può riempire o svuotare la cuffia consentendo il transito delle feci.
La graciloplastica elettrostimolata o graciloplastica dinamica è una procedura chirurgica che consiste nell'avvolgimento del muscolo gracile dell'interno coscia intorno all'ano per creare un nuovo sfintere. Successivamente, si ricorre all'elettrostimolazione per aiutare la funzionalità del muscolo impiantato.

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